Tuesday, September 15, 2009

sospeso

se mi volete mi trovate qui

Saturday, July 04, 2009

la libertà fa paura

purtroppo la proiezione del documentario, a Rimini durante la manifestazione Assalti al Cuore, c'è già stata :(
L'Isola delle Rose rivive sullo schermo e riemerge nelle acque di Rimini | Bologna la Repubblica.it
Estate 1968. "L'Isola delle rose" è un sogno che l'ingegnere bolognese Giorgio Rosa coltiva da tempo, da almeno dieci anni, da quando con la moglie ha iniziato a progettare la piattaforma artificiale. I lavori di armamento sono durati diversi anni, nel 1967 l'apertura al pubblico. Questo è all'inizio l'Isola delle rose: un'attrazione turistica, facilmente raggiungibile dalla riva, visto che dista solo sei miglia, nemmeno dodici chilometri.

Finalmente Giorgio Rosa riesce a portare a compimento il suo piano: il 1° maggio 1968 l'isola artificiale dichiara l'indipendenza dallo Stato italiano; Rosa ne diventa presidente e sceglie l'esperanto come lingua ufficiale. Vengono coniati anche dei francobolli, che raffigurano lo stemma ufficiale dell'"Esperanta respubliko de la Insulo de la Rozoj", tre rose rosse.




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Wednesday, July 01, 2009

ci vogliono i soldi

"Ci vogliono i soldi, i soldi veri. E chi ce li ha, può."
Akille.net » Blog Archive » Ottanta
Insomma c’è questo servizio, e la chiusura è affidata alla giornalista che si affianca ad un signore, e gli chiede: “E lei, cosa farebbe con 80 milioni di euro?”
A quel punto il signore squadra la giornalista, la trova bionda, giovane e piacente, e afferma: “Le farei la corte.”
...
Improvvisamente, le risposte sulla fame nel mondo delle aspiranti miss Italia appaiono lontanissime e dignitose. Perché dietro quelle quattro parole, si staglia molto di più: per fare la corte ad una ragazza più giovane di te non ci vuole spirito, eleganza, savoir faire. Ci vogliono i soldi, i soldi veri. E chi ce li ha, può.




Sunday, June 28, 2009

Wednesday, June 24, 2009

questo

questo è il paese in cui vivo

Mi addormento all'una, mi sveglio alle sei.
Sembrava avessero voglia di coinvolgermi nella discussione, soprattutto la barista che continuava a parlare guardando verso di me con un sorriso di sfida.
Ho proprio la faccia del nemico bolscevico.
Allora mi sono lasciato coinvolgere.
Dopo circa cinque minuti, mi hanno detto che parlavo troppo bene. Che si vedeva che avevo studiato, e che di conseguenza, non avendo mai lavorato in vita mia come D’Alema dovevo stare zitto. Oppure andare in Corea del Nord



Tuesday, June 23, 2009

ipse dixit

ah ecco, mi sembrava
' IL POLITICO NON HA UN PRIVATO' PAROLA DI AUGUSTO - Repubblica.it » Ricerca
abbiamo una classe politica nuova che non ha ancora assimilato il fatto che un politico è un uomo pubblico in ogni momento della sua giornata e che deve comportarsi e parlare come tal


pericolo

sta di fatto che la replica del ministro repubblica poteva pubblicarla, anche se non è obbligatorio per legge...

Da Bondi attacco a Repubblica "Un pericolo per la democrazia" - Politica - Repubblica.it
L'invettiva del ministro Bondi nei confronti di "Repubblica", ma più ancora della libertà di informazione, merita nella sua miseria roboante appena due righe di commento. Soltanto nel nostro Paese un ministro della Cultura può definire un giornale "un'insidia per la democrazia". Evidentemente nella sua concezione della democrazia che non prevede contropoteri e pubblica opinione, ma solo sudditi, la libera stampa rappresenta un'insidia. I cittadini sono avvertiti. Quanto all'accusa di ignorare le repliche vogliamo rammentare all'onorevole Bondi che l'obbligo ai giornali di pubblicare qualsiasi lettera di ministri non è stabilito per legge. Almeno per ora.




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Saturday, June 20, 2009

lost in berlusconi



Lost In Berlusconi



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