In queste ultime due settimane per una qualche congiunzione astrale ancora sconosciuta mi sono trasformato da lettore occasionale (un libro al mese o giù di li) a lettore "avvelenato": in pratica dal 10 ottobre a ieri sera mi son fatto fuori tre libri tre, nell'ordine: "Mille splendidi soli", "Il processo" e "Come Dio comanda".
Segue recensione (poco) ragionata.
- Mille splendidi soli - Khaled Hosseini: dallo stesso autore de Il cacciatore di aquiloni, che mi è piaciuto un sacco, è la storia di due donne a cui capitano le peggio sfighe in 40 anni di storia dell'Afghanistan (dagli anni 70 ai giorni nostri).
Che ne penso in due parole: libro leggibilissimo ma davvero troppo triste, sia per la storia che per la voglia dell'autore di calcare la mano su certi episodi; la condizione delle donne in Afghanistan è talmente tragica di suo che penso non servisse tutto quel trasporto, anzi... uno stile più Dickensiano (tipo in Oliver Twist) avrebbe creato un bel contrasto.
Se fosse un (altro) libro sarebbe: Cuore, l'amarezza allo stato puro.
Se fosse un film sarebbe: Schindler's list, ma coi puffi al posto degli ebrei per tentare (inutilmente) di rendere la storia ancora più crudele e assurda.
Se fosse una canzone sarebbe: una a caso di Marione Merola. - Il processo - Franz Kafka: storia surreale di un uomo processato senza che nè lui nè i suoi accusatori conoscano il perchè.
Che ne penso in due parole: che volete che vi dica, è kafka... splendido dall'incipit al (tragico) finale.
Se fosse un (altro) libro sarebbe: il già citato Oliver Twist (per la qualità dell'opera, l'ambientazione ela storia centrano niente).
Se fosse un film sarebbe: Brazil di Terry Gilliam, o anche Il cubo se quest'ultimo fosse capolavoro invece di un film mediocre.
Se fosse una canzone sarebbe: This Room dei Notwist. - Come Dio comanda - Niccolò Ammaniti: un padre nazista con il figlio dodicenne organizza un colpo in banca con l'aiuto di uno squilibrato mentale e un alcolizzato, ma la "Tempesta del Secolo" ed una ragazza bionda sconvolgeranno tutti i piani...
Che ne penso in due parole: pulp, molto pulp, pure troppo... ma comunque appassionante e coinvolgente, anche se scade un pò nella storia a volte troppo assurda; bello il linguaggio sincopato e la descrizione della "brianza velenosa".
Se fosse un (altro) libro sarebbe: Cavie di Palahniuk.
Se fosse un film sarebbe: Jackie Brown.
Se fosse una canzone sarebbe: Datemi un martello di Rita Pavone.
Voti finali, nell'ordine di apparizione... rullo di tamburi.... 6, 9, 7.
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