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Nelle serate televisive che ci stanno accompagnando al voto del 9 aprile, assistiamo ad almeno uno scontro epico quotidiano, qualche volta anche a due, prima e seconda serata. I contendenti sono sempre gli stessi, manca il vero protagonista: la gente comune, quella che è vittima tutti i giorni al mercato della suddetta legge della zucchina. Per chi non avesse capito, l’ortaggio è raddoppiato due o tre volte e, addirittura, se andiamo a vedere le mense degli ospedali, è sparito dal menu del paziente. Non c’è legge dei numeri che tenga. Quando l’«arzdora» paga, scatta la sentenza e la borsa della spesa è sempre più vuota.
Penso che la violenta campagna elettorale di Silvio Berlusconi che non perdona nessuno, neanche l’alleato Casini, abbia un’unica strategia, quella di impedire al Paese di affrontare i problemi reali: si parla di bambini bolliti, magistrati fiancheggiatori della sinistra, coop criminali e politici ex mangiapreti. Cioè si parla di niente.
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Se in tv parlasse la gente comune
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Se in tv parlasse la gente comune
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