My two cents: Oliver Twist

Le avventure di Oliver Twist, di Charles Dickens

Trama:
Oliver Twist è un orfano, povero in canna, vittima dei peggiori soprusi da parte dei "bravi cittadini" di una Londra vittoriana dei primi '800.
Sfruttato come lavoratore già dai primissimi anni di vita, mantenuto in stato di denutrizione e trattato spesso a stregua di un animale, troverà nel suo "percorso di formazione" anche esseri umani in grado di sostenerlo ed aiutarlo a scoprire le sue sorprendenti origini...

Commento:
La trama sopra descritta lascerebbe intendere un libro triste e disperato, sullo stile del terribile "Cuore" di Edmondo De Amicis (poi la gente si lamenta che i giovani non leggono, abbiamo praticamente cominciato tutti con quello schifo di libro...); in realtà lo stile di scrittura di Dickens è ironico e sagace, e la lettura è in generale molto piacevole e divertente, anche nei momenti della storia più drammatici.
Alcune pagine sono però di dubbio gusto, soprattutto nell'ultima parte, permeate come sono di "buoni sentimenti" e di stucchevole "bontà d'animo". La storia inoltre con lo scorrere delle pagine si contorce enormenente, tanto che è abbastanza faticoso ricordarsi tutti i rapporti di parentela tra i personaggi...

Conclusione:
Bel libro, c'è di meglio, ma vale la pena leggerlo, soprattutto se cercate qualcosa di non banale ma piacevole da leggere.

Approfondimenti:
Wikipedia sia benedetta.

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Spoiler:
Oliver in realtà è di origini borghesi, semplicemente gli è stata rubata l'eredità in quanto figlio illegittimo.
Dick, amico d'infanzia di Oliver che invece è un morto di fame per davvero, non ci arriva al lieto fine, ma il suo destino meschino viene rivelato nelle ultime pagine (tra l'altro probabilmente le peggiori del libro quanto a buonismo).
Nancy, la zoccola di buon cuore, viene uccisa barbaramente dal suo uomo, il ladro Sikes, che poi morirà nel tentativo di fuga dalla folla che vuole linciarlo.