Saturday, March 08, 2008

Ipse Dixit

A gianfrà, lascia parlà er padrone va...

Parole&Politica - Corriere della Sera
"Non credo che gli Usa siano pronti a una presidenza di Obama, non fosse altro perché è un nero, un afro-americano".
Gianfranco Fini, leader di An

5 comments:

valex said...

bbbbbbbbrivvvvvvidi

Alberto said...

Sinceramente, la penso così anch'io. E non perché un afroamericano non meriti di governare o non sappia farlo, ma perché per molti, in America e nel resto del mondo, l'idea di essere governati da un afroamericano non è accettabile. Mi spiego: da sempre il vincitore è decretato dagli indecisi, dando per scontato che il numero di chi vota sempre democratico e il numero di chi vota sempre repubblicano, grosso modo, si equivalgano (il cosiddetto "zoccolo duro"). Sono convinto che, per quella fetta di persone, la scelta più importante non sarà fra rep e dem, ma fra bianco e nero (o, in alternativa, fra uomo e donna). E tendenzialmente, il bianco si becca più voti del nero e l'uomo si becca più voti della donna. Ecco perché trovo questa movimentazione mediatica per le primarie USA un pochino superflua: chiunque vinca fra i democratici, sarà il candidato debole alle elezioni generali. Poi beh, la storia ogni tanto riserva delle sorprese, quindi chissà. Credo che Fini intendesse dire questo (anche perché, in Italia, lui spera proprio che vincano i neri :) )

D_Guidi said...

"Poi beh, la storia ogni tanto riserva delle sorprese, quindi chissà."
A me il tuo discorso ricorda un pò quello che si fece in Puglia dopo la vittoria di Vendola alle primarie: si cominciò a dire che un gay e comunista non avrebbe mai vinto e invece...
Non voglio ricadere sulla solita frase tipo "la gente è + intelligente di quanto credano i politici": tu che un pò mi conosci sai cosa penso della "gente" (concetto ben diverso dalle persone), marmaglia incapace di fare altro che mandare sms per votare chi escludere dal grande fratello, però se c'è voglia di cambiamento forse avere un candidato nero o donna può rappresentarlo in modo migliore del classico uomo bianco con moglie e figli di facciata stile sarkozy o nanetto di arcore.

Quanto al discorso di Fini, se interpretato come discorso di real-politique la frase sembra meno barbara di come l'avevo intesa io.

Alberto said...

Concordo sul discorso gente/persone: la massa è notoriamente stupida, in quanto appiattita sulle posizioni dei più e non dei "meglio"; per quanto riguarda la voglia di cambiamento, trovo che sia un bene che i Dem candideranno Hillary o Obama: è il primo passo perché si cominci ad accettare quantomeno la plausibilità o possibilità di avere un presidente donna o appartenente a una minoranza etnica. Dopodiché, c'è da sperare che queste persone siano anche foriere di idee valide, oltre che di pigmenti scuri e cromosomi Y: sinceramente non sopporto quando viene candidata una persona per quello che è piuttosto che per quello che ha fatto/farà (pratica in cui l'Italia è specializzata).

Marco Cepetos said...

alberto said:
"sinceramente non sopporto quando viene candidata una persona per quello che è piuttosto che per quello che ha fatto/farà (pratica in cui l'Italia è specializzata)."

Chissà perchè...ma mi viene in mente la storia Diliberto/Operaio Thyssen....