Sono gli ultimi giorni di Hitler e il fuhrer, a cui è chiara la
sconfitta imminente, dà ordine alle sue gerarchie militari di
sterminare tutti i prigionieri, dissidenti, ebrei, zingari, polacchi:
"muoia Sansone con tutti i filistei". L'ordine raggiunge le
dislocazioni naziste in tutta Europa e ogni soldato fino all'ultimo
avamposto esegue la sua parte di sterminio finale. Un giovane ufficiale
di stanza in Polonia guida i suoi soldati ad uccidere i prigionieri
catturati fino a quel momento, e poi gli ebrei nei campi, e poi gli
stessi polacchi, che cercano rifugio dove possono. I morti cadono uno
dopo l'altro, alcuni scappano nelle chiese: i soldati entrano in
chiesa, e sparano, e uccidono ancora. Lo stesso ufficiale avanza tra le
navate con la luger in pugno e raggiunge l'altare, dove in un angolo,
rannicchiato, sta un giovane prete polacco, che lo implora tremando di
non sparare.
"Nein, io atesso uccidere te, perché questo è ordine ke mi ha dato mio fuhrer", e gli punta la pistola addosso...
"No, fermo, fermo, ti prego, non mi ammazzare, non farlo..."
"Io uccidere te, come ho ucciso gli altri, nemici della Cermania..."
"No, fermati..."
L'ufficiale sta premendo il grilletto.
"Fermati, devi sapere una cosa... Se non mi uccidi, io un giorno sarò Papa..."
L'ufficiale, esita, lo guarda, abbassa la pistola, e fa:
"Fa bene, ma dopo io!"