Saturday, February 03, 2007

Lo sport più bello del mondo

Quoto tutto in pieno... :(



Lo sport più bello del mondo ► Macchianera

Allo stadio ci vanno il giorno prima. Entrano, sistemano spranghe, bastoni, bombe carta, fumogenti, petardi, sassi… tutto quello che può servire allo scopo. La chiamano prevenzione. Non premeditazione. Ragionano più o meno così: può sempre servire. Come fanno? con la scusa di dover sistemare gli striscioni, quelli lunghi che coprono tutta la curva. Nelle vaschette di scarico dei bagni sistemano anche un po’ di fumo, di coca, qualche bottiglia buona. Perché di domenica aprono il mercato in curva. Entrano, perché agli ingressi comandano altri capi tifosi, quelli che la società compra per non avere grane la domenica. Compra, paga, omaggia di biglietti. Possono essere di una fazione o di un’altra. Di solito vengono scelti i più forti, i più radicati. Vengono comprati per garantire il servizio d’ordine, per compiere quei ridicoli controlli all’ingresso. Dicono alle signore, (signore?): apri la borsa, fammi vedere. E poi lasciano passare il ragazzino, perché è amico, è figlio di amici, è roba nostra. Senza biglietto. Senza biglietto dentro, non perché può creare fastidi e bloccare gli ingressi, perché è roba nostra. Il sabato funziona così.
La domenica, poi, disciplinati e corretti, entrano allo stadio. Disciplinati e corretti non tutti. Solo i pradroni di casa. Gli ospiti si arrangiano. Arrivano con i treni, i pullman, le macchine e fanno ressa all’ingresso. Perché il biglietto non ce l’hanno. Non ce l’hanno. E allora trattano con la polizia: o ci fate passare, o sono casini. E spesso sono casini. Soprattutto quando per una ripicca della società, qualche giorno prima della partita, vengono spediti pochi biglietti.
Le società sanno quanta gente verrà allo stadio la domenica. Sanno e decidono chi deve esserci. Perché le prevendite vengono assegnate ai capi tifosi. Che decidono anche i prezzi.
Poi c’è la loggia massonica della tribuna d’onore. Gratis la centrale per amministratori, onorevoli, industriali, sponsor, sindacalisti, professionisti. Quelle laterali a pagamento, ma con qualche omaggio, a chi aspira a passare in quella centrale. Il calcio cementa discussioni che in altri posti non si concluderebbero mai.
Durante la partita.
L’arbitro è sempre un cornuto. Da nord a sud. Il poliziotto e il carabiniere sono sempre sbirri. Incendiare le loro macchine diventa azione d’onore. Ferirne uno è una medaglia. Il lunedì si festeggia la conta dei feriti.
Esiste anche il manuale del perfetto ultras: nello zainetto non devono mai mancare la felpa col cappuccio, il passamontagna, la sciarpa. Anche per il calcio d’agosto. Allo stadio si va con il viso scoperto, in bagno ci si cambia. Poi: raggrupparsi, colpire, disperdersi.
Nelle questura italiane, negli uffici Digos esiste la Squadra Sportivi, che non viene impegnata dal lunedì al lunedì nei tornei degli uffici, ma lavora per visionare immagini, incontrare i tifosi, capire che aria tira, mediare. Mediare: convincere le teste calde che si può avere qualche posto in più in curva, se non ci sono problemi. Mediare.
Ma quando la curva viene completamente sfasciata, non c’è problema: esistono fondi europei per finanziare le strutture sportive. La società fa richiesta al sindaco. Il sindaco entra gratis e gira la rihiesta all’assessore regionale allo sport, che entra gratis. L’assessore avalla la richiesta e lo stadio viene ristrutturato. Ovviamente il contributo non copre le spese totali. Ma il costruttore entra gratis e gonfia le fatture. L’eccedenza si chiama sponsorizzazione. Come, non ci credete? ma non ci fate caso ai loghetti pubblicitari sui fondali usati per le splendide interviste del dopo gara? Io vi capisco: quando i campioni spiegano la partita, ci vuole tanta concentrazione per capirli.

1 comment:

Zimonec said...

La pura e fredda verità! che é tanto + dura e cruda quanto + é sincerà e fedele alla realtà.
Sono sicuro, senza necessità di conferme, che sia esattamente come tu ha descritto. E' cosi.
D'altra parte non saremmo in Italia.
Mi spiace dirlo ma il mondo del calcio ci rappresenta benissimo, non ha caso é lo sport nazionale.
Allora viva l'italia e le persone che hanno il coraggio di dire in faccia le cose come stanno.
Tutti colpevoli e nessuno che sconta una pena... tanto si sa le cose funzionano cosi!!?
Risultato:
Una persone integerrima onesta e corretta e rispettosa é venuta a mancare.
Siamo campioni del mondo e fino al 2010 saremo ancora al di sopra di ogni sospetto.